Sterlina d’oro: storia e curiosità

Sterlina d’oro: storia e curiosità sulla "Sovrana", la moneta regina da investimento

La storia della sterlina d’oro ha origini piuttosto enigmatiche. Nonostante si abbiano documenti e prove, infatti, alcuni aspetti riguardanti l’origine e la diffusione di questa preziosa moneta restano ancora oggi piuttosto oscuri. Ma vediamo da vicino come e quando è nata la sterlina.

Tutto ebbe inizio nel 1489, quando il re Enrico VII ordinò di coniare una nuova moneta d’oro, che venne battezzata con il nome di “Sovrana”, per rappresentare ed esaltare la sovranità dell’Inghilterra sul resto del mondo.

Secondo un’altra ipotesi, invece, venne chiamata così semplicemente perché sul dritto della moneta venne rappresentato il sovrano, inciso in posizione seduta sul suo trono, mentre sull’altro verso era riprodotto lo stemma reale inserito in una rosa, ovvero il simbolo dei Tudor che ancora oggi conosciamo.

Questa moneta venne coniata fino al 1603, quando aveva un titolo di 23 carati, ma Enrico VIII ne ridusse la purezza a 22 carati (ovvero il cosiddetto Crown Gold, che da allora rimase lo standard per tutte le monete d’oro) e nel 1816, quando venne coniata di nuovo, il contenuto d’oro venne fissato a 7,3224 grammi, ovvero al peso che conserva ancora oggi.

Proprio in questo periodo, in occasione della sua nuova coniatura, sul retro della moneta apparse per la prima volta un disegno che la rese poi famosa in tutto il mondo: l’immagine di San Giorgio che uccide il drago. Ad incidere questa rappresentazione fu l’artista italiano Benedetto Pistrucci, che lasciò un’impronta indelebile: questa immagine infatti, è stata riprodotta per secoli fino ai giorni nostri, sebbene nel tempo abbia subito qualche piccola modifica stilistica. Inoltre, durante il regno di Guglielmo IV, Vittoria, Giorgio IV ed Elisabetta II furono utilizzati anche altri rovesci.

Sulla faccia principale della sterlina d’oro è raffigurato il volto del sovrano regnante nel periodo in cui la moneta venne coniata e - accanto al nome del sovrano – appare una scritta in latino, “ELIZABETH II DEI GRA REGINA FID DEF”, che tradotta in inglese significa: “Elizabeth II, By the Grace of God, Queen, Defender of Faith”, ovvero “Elisabetta II, Regina per Grazia di Dio, Difensora della Fede”.

Le monete d'oro, ad un certo punto, cominciarono ad essere coniate non solo a Londra, ma anche presso la zecca australiana (Melbourne e Sidney), indiana (nella capitale Bombay), canadese (nella città di Ottawa) e sudafricana (a Pretoria), ovvero in tutte le colonie in mano agli inglesi, con l’unico obiettivo di produrre denaro con il quale si potevano pagare più facilmente i funzionari e gli addetti, evitando così di inviare monete da un capo all’altro del globo.

Una curiosità sulla sterlina d’oro? Nel periodo vittoriano, era abitudine della Bank of England ritirare dalla circolazione le sterline d’oro Sovrane ogni 15 anni, perché si riteneva che - passando di mano in mano per tanto tempo – le monete fossero soggette a usura riducendo così il valore e - con quelle ritirate - venivano coniate nuove monete. È questo il motivo per cui non esiste più il miliardo di pezzi prodotti nella storia della sterlina. Nel 1837 furono dichiarate fuori corso tutte le sterline realizzate prima di quella data.

Questa preziosa moneta d’oro venne tolta di nuovo dalla circolazione nel 1914, quando scoppiò la I Guerra Mondiale, quando l’Inghilterra abbandonò l’oro come unità monetaria, uscendo così ufficialmente dal Gold Standard. Fu reintrodotta per un breve periodo nel 1926, quando Winston Churchill tentò di far rientrare l’Inghilterra nel Gold standard, ma venne definitivamente abbandonata nel settembre del 1931.

La produzione della sterlina d’oro venne riattivata nel 1957 fino al 1982, quando si passò alla coniazione di monete definite con “fondo a specchio”, ovvero sterline d’oro particolari, dedicate esclusivamente ai collezionisti. Nel 1999 venne reintrodotta la produzione precedente, presso la Royal Mint, ovvero la zecca inglese. Ancora oggi la sterlina inglese è coniata alla Royal Mint in Pontyclun, Mid-Glamorgan, in Galles, con il metallo prezioso che è custodito e protetto dalla polizia del Ministero della Difesa.

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