Qual è la quotazione delle monete d’oro? Questa sarà sicuramente una delle prime domande che vi sarete posti nel momento in cui avete deciso di investire in oro i vostri risparmi e mettere così al sicuro i vostri denari. È una domanda che naturalmente sorge spontanea, la cui risposta è fondamentale per poter decidere in modo sereno e consapevole se, come ed eventualmente quando investire in monete d’oro.
E allora, quanto costa una moneta d’oro? Innanzi tutto, è bene sapere che il valore di molte monete di questo tipo dipende unicamente dal loro peso e dalla percentuale dell'oro presente all’interno rispetto ad altre leghe o altri metalli. Queste monete vengono anche chiamate “monete di borsa”, proprio perché seguono quotidianamente l'andamento della quotazione ufficiale e del valore dell’oro.
Le tipiche monete di borsa – che vengono prese solitamente in considerazione quando si vuole investire nell’oro fisico – sono le annate comuni dei marenghi (20 lire) o delle sterline e i relativi sottomultipli e multipli. In questi casi si tratta di monete d’oro da collezione, che hanno quindi una quotazione che segue quella dell’oro e anche un valore aggiunto (del tutto simbolico, perché non quotabile) perché si tratta comunque di monete particolari e piuttosto rare. Ci sono, poi, molte altre monete, che - pur non presentando alcun interesse collezionistico o artistico – vengono acquistate semplicemente al loro valore di mercato.
Bisogna ricordare, infatti, che la quotazione delle monete d’oro e il valore delle monete d’oro di altro tipo non presentano alcuna differenza: l’elemento che permette di attribuire il loro valore di mercato è sempre ed esclusivamente la quantità di oro contenuta all’interno della moneta e la relativa quotazione in borsa.
Tuttavia, nel momento in cui si decide di investire in monete d’oro occorre ricordare sempre che il valore indicato della materia prima è difficilmente ottenibile in caso di vendita, perché chi commercia queste monete vuole poter avere un certo margine di guadagno e poi vanno considerati anche altri eventuali costi, come quelli di fusione o invio per posta.