Il prezzo dell’argento in questa prima fase dell’anno potrebbe essere un preludio ad una fase di accumulo mediante piccoli acquisti mensili?
Secondo la prassi comune i prezzi dell'argento vanno in tandem con l'oro. Per dirla in modo diverso, i modelli grafici offerti dai prezzi del silver dovrebbero più o meno coincidere con quelli forniti dal gold.
Tuttavia, recentemente, l’argento invia segnali alquanto differenti da quelli del metallo giallo. Una ragione è da ricercarsi nel diverso modo con cui funzionano gli acquisti delle popolazioni orientali rispetto a quelle occidentali, ad esempio tra i cinesi e gli americani: la domanda di preziosi del Dragone aumenta quando i prezzi scendono, mentre gli investitori americani (e gli europei) tendono a comprare quando i prezzi salgono.
Come risultato dai fondamentali emergono due differenti indicazioni. Nella prima parte di quest'anno i prezzi dell'argento si sono mossi al rialzo fin sopra i $21 per oncia, mentre nella seconda metà fino ad oggi i prezzi sono scesi sotto i $16 con un minimo a $15,612. Usando la tecnica dei ritracciamenti di Fibonacci, notiamo che proprio nel punto minimo transita l'ultimo livello di ritracciamento ovvero lo 0,764%.
Cosa succederà nel 2017 resta ovviamente un'incognita, anche se vi sono alcuni scenari più plausibili. Nei prossimi giorni entrerà in carica effettiva il nuovo Presidente Trump apportando novità in campo di politiche di sviluppo, al momento solo sulla carta. E questa è una delle incognite maggiori. Manterrà o meno le promesse?
La FED stringerà i cordoni della borsa per tre volte come indicato? Molto difficile che vi sia una tale crescita da giustificare una politica monetaria così aggressiva. E comunque, assumendo un rialzo del costo del denaro di 25ps con tre rialzi si arriverebbe al 1,50% che sarebbero nel range inferiore dei tassi storici.
Il 2017 inoltre potrebbe essere un anno incerto per il dollaro americano. La Fed è consapevole che ulteriori rafforzamenti della valuta possono creare pericoli dal punto di vista della bilancia commerciale, con un import a prezzi più bassi, ma con una difficile competitività per le merci e i servizi Usa. Un programma continuo di aumenti dei tassi di interesse potrebbe aggravare questa posizione. Con quali conseguenze sui preziosi? Lo vedremo.
Intanto c'è stata la prima uscita ufficiale del nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Gli operatori erano in attesa di chiarimenti circa le prospettive di politiche economiche e fiscali a favore della crescita che Trump adotterà nel suo mandato a meno di dieci giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca. I mercati sono rimasti insoddisfatti dalla mancanza di dettagli da parte di Trump sui suoi futuri piani economici. Tuttavia le borse sono contrariate dall'assenza di dettagli circa i piani di stimoli fiscali che sono stati così tanto sbandierati. E gli investitori si sono riversati sui beni rifugio come l'argento che in questa prime settimane del nuovo anno ha recuperato posizioni. Il 2017 potrebbe rivelarsi molto interessante per questo tipo di investimento soprattutto se supera i 18 dollari per oncia. Continueremo a mantenervi aggiornati, sugli sviluppi di mercato.
Buon investimento a tutti
Carlo Vallotto
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