Ven, 7 giugno 2024

Perché il prezzo dell’oro può salire ancora

Tutto è iniziato nel 2022, con l’impennata dei prezzi dell’oro, che ha allontanato gli investitori dai Titoli di Stato Usa. La Federal Reserve è stata quindi costretta ad aumentare i tassi.

L’anno 2022 è stato caratterizzato da uno straordinario aumento dei prezzi dell’oro, che hanno raggiunto livelli record. Non è stato solo il risultato delle dinamiche di mercato o del sentiment degli investitori, ma dagli eventi geopolitici e dalle decisioni strategiche prese dai governi stranieri. La scintilla che ha innescato questo cambiamento è stata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha portato a un effetto domino con i governi stranieri che hanno spostato i loro asset dai titoli del Tesoro statunitensi all’oro.

L’invasione ha innescato una catena di eventi che hanno avuto un impatto significativo sul panorama finanziario globale. Prima di ciò, i governi stranieri, inclusa la Russia, investivano principalmente nei titoli del Tesoro statunitense per proteggere il valore di acquisto. Ma l’occupazione portò gli Stati Uniti a congelare e infine a confiscare i beni del tesoro americano della Russia.

Questa azione, vista come una misura punitiva contro la posizione aggressiva Russa, ha suscitato timori tra gli altri governi stranieri, che hanno cominciato a mettere in dubbio la sicurezza dei loro investimenti nei titoli del Tesoro statunitense, temendo un destino simile se gli Stati Uniti avessero disapprovato le loro azioni. Ciò ha portato ad un effetto domino, con i governi stranieri che hanno spostato i loro investimenti dai titoli del Tesoro statunitensi all’oro. Questa mossa strategica è stata sia una reazione alle tensioni geopolitiche che una decisione calcolata per proteggere i propri beni.

L’improvviso afflusso di investimenti governativi stranieri in oro ha portato ad un’impennata dei prezzi dell’oro. Con l’aumento della domanda di oro, il suo prezzo è quindi salito alle stelle, raggiungendo i massimi storici.

Una situazione opposta invece si è verificata con l’allontanamento da parte dei Paesi stranieri dai titoli del Tesoro statunitensi con la conseguenza che meno istituzioni finanziarie estere li hanno comprati. Questa diminuzione della domanda ha portato il governo statunitense a dover offrire tassi di interesse più elevati sulle sue obbligazioni per attirare gli investitori, aggravando ulteriormente la già significativa situazione del debito statunitense.

Nonostante le implicazioni negative per il sistema debitorio statunitense, l’impennata del prezzo dell’oro ha avvantaggiato gli investitori che includono l’oro nei loro portafogli a scopo di diversificazione. L’oro è spesso visto come un bene rifugio durante l’incertezza economica e una copertura contro l’inflazione e la recessione. Pertanto, le persone più accorte che avevano investito nell’oro, hanno raccolto i benefici di questo rally dell’oro.

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Carlo Vallotto

DISCLAIMER: Le indicazioni contenute in questo messaggio non costituiscono in alcun modo delle raccomandazioni di acquisto o vendita: esse rappresentano una libera interpretazione dei mercati basata sull’analisi tecnica. Lo scrivente declina ogni responsabilità per le perdite derivanti dalle attività intraprese sulla base di queste analisi.

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