Il 2022 non è stato difficile solo per il mercato Azionario, ma anche per quello dei Metalli. L'oro e l'argento sono diminuiti rispettivamente del 10% e del 18% quest'anno.
Sia l'oro che l'argento hanno registrato un calo dei prezzi per tutto il 2022, dopo essere saliti ai massimi dell'anno in seguito all'invasione dell'Ucraina. In questa ultima settimana le quotazioni hanno invece innescato un Rally che ha fatto risalire le quotazioni dai valori minimi. Ma andiamo a fondo per vedere cosa succede.
Lo scatenarsi della guerra russo-ucraina, ha spinto al rialzo le materie prime, in particolare l'energia. I metalli hanno invece raggiunto il loro picco subito dopo e ma non sono riusciti a mantenere le quotazioni alte continuando a scendere. Il fondo probabilmente è vicino oppure potranno esserci nuovi ribassi?
Il 2022 lo ricorderemo come uno dei peggiori anni della storia finanziaria, poiché tutti i tipi di attività hanno subito pesanti perdite. I principali indici americani ed europei sono diminuiti, con Nasdaq -30%, S&P 500 -20% e DAX -18% rispetto ai massimi storici.
Le criptovalute sono state le più danneggiate poiché Bitcoin, insieme a Ethereum, sono scesi del -70% dal loro massimo storico. Dall'altra parte della medaglia invece, il settore dell’energia è uno dei pochi che effettivamente è aumentato. Ora, che dire dei metalli?
L'oro è di circa -10% finora quest'anno e -21% dal suo picco di $ 2.072 a marzo. Molti investitori si aspettavano che si verificasse un'inversione a U sull'oro, ma continua a scendere o rimanere debole. L'oro dal punto di vista tecnico sta formando diverse divergenze nonostante si sta muovendo verso il basso, ma non c'è ancora alcun segno di inversione della tendenza.
Intanto gli acquisti di oro fisico viaggiano a gonfie vele: la richiesta di investimenti in lingotti e monete da parte di singoli investitori è stata molto forte secondo i dati del World Gold Council. L'investimento con volumi relativamente piccoli di lingotti e monete è la parte predominante degli investitori al dettaglio e l'elevata inflazione potrebbe mantenere elevati gli acquisti. I dati sulle vendite della Perth Mint, ad esempio, mostrano una solida domanda sottostante di argento e oro fisici.
L'oro ha registrato vendite record di 183 koz in ottobre, dopo le più alte vendite mensili di argento da cinque anni a settembre. La Germania e gli Stati Uniti hanno mostrato una domanda al dettaglio particolarmente forte. La domanda globale di lingotti e monete è cresciuta del 36% su base annua nel terzo trimestre del 22 a 351 tonnellate, la cifra più forte del terzo trimestre dal 2011.
L'argento al momento ha registrato una performance negativa del -18% nel 2022, ma -29% dal massimo di inizio marzo. Il cugino dell’oro è rimasto a un livello cruciale per diverse settimane, confondendo molti investitori e analisti. C'è un notevole divario al di sotto di questo supporto che potrebbe essere colmato presto. Secondo le ultime analisi del Silver Institute si prevede comunque che la domanda di argento raggiungerà nuovi massimi da record nel 2022, guidata da nuove applicazioni in campo industriale.
Dal punto di vista economico, l'aumento dei tassi di interesse e l'inflazione stanno danneggiando tutte le asset class, rischiose o meno, anche se è solo questione di tempo prima che raggiunga un punto di inversione. Sia l'oro che l'argento sono notevolmente in territorio di forte ipervenduto anche se nonostante siano visti come investimenti rifugio e in realtà hanno fatto l'opposto.
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Buon investimento a tutti
Carlo Vallotto
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