Mer, 19 giugno 2024

Oro - Bene Rifugio tra Inflazione e Debito in Crescita

Il debito mondiale sembra essere fuori controllo e comunque a livelli molto elevati. L’impennata del prezzo dell’oro ha avvantaggiato gli investitori che detengono l’oro nei loro portafogli a scopo di diversificazione.

La politica monetaria della Federal Reserve ha perso importanza per l'oro, che sta rompendo il suo storico legame negativo con i rendimenti obbligazionari e il dollaro americano.

L'inflazione globale, che erode il potere d'acquisto delle valute cartacee, rimane il principale fattore trainante per il prezzo dell'oro. Su questo i dubbi sono pochi. Il debito degli Stati Uniti è su un percorso insostenibile, con il governo che si ritrova a dover sborsare oltre 1.000 miliardi di dollari in interessi.

Ma questo problema non è solo degli Stati Uniti: anche la Cina, secondo il Fondo Monetario Internazionale, si trova su un sentiero di debito insostenibile. Il FMI ha inoltre sollevato preoccupazioni per le spese incontrollate inoltre di nazioni come Regno Unito e Italia.

A tal proposito, l'investitore miliardario Ray Dalio ha recentemente dichiarato di detenere oro come copertura contro una potenziale crisi del debito e un aumento dell'inflazione. Ha definito l'oro come uno dei pochi esempi di "denaro sano" nel sistema finanziario.

"L'oro è come il contante, ma a differenza del contante e delle obbligazioni, soggetti a rischi di default o inflazione, il suo valore è sostenuto dai rischi di default del debito e di inflazione", ha affermato Dalio.

Oltre alla politica monetaria della Fed, altri fattori stanno contribuendo all'aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi. Tra questi, la necessità da parte di molti investitori di ottenere rendimenti più elevati per compensare il rischio maggiore.

Chantelle Schieven, responsabile della ricerca presso Capitalight Research, ha affermato in un'intervista che il crescente debito del governo degli Stati Uniti è uno dei motivi per cui le banche centrali hanno acquistato quantità record di oro negli ultimi due anni.

"Nessuno vuole il nostro debito in questo momento", ha detto. "Con l'aumento del debito, non sorprende che le banche centrali desiderino meno dollari USA e cerchino di diversificare i loro portafogli".

Anche se potrebbe trovarsi in una fase di consolidamento, l'oro ha ancora un grande potenziale di crescita fino al 2024 e oltre. In particolare Goldman Sachs ha previsto che l'oro aggiornerà i suoi massimi entro la fine dell'anno, con l'aumento dell'inflazione e la crescente incertezza geopolitica che sostengono i prezzi.

La banca ha infatti affermato che l'inflazione elevata e persistente eroderà il potere d'acquisto delle valute fiat, rendendo l'oro un investimento più attraente.

 Goldman Sachs ha anche citato la guerra in Ucraina e le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina come fattori che potrebbero sostenere i prezzi dell'oro. “Riteniamo che i tagli dei tassi statunitensi in contesti non recessivi portano a prezzi più alti delle materie prime, con l’incremento maggiore per i metalli, seguiti dal petrolio greggio”, fanno sapere da Goldman, considerando che “l’impatto positivo sui prezzi tende ad aumentare con il tempo, poiché emerge l’impulso alla crescita derivante da condizioni finanziarie più flessibili”.

La crescita non riguarderà tutte le commodity, ma in particolare il rame, l’alluminio, l’oro e i prodotti petroliferi, pertanto è fondamentale essere selettivi, diversificare.

 Inoltre le banche centrali di tutto il mondo hanno continuato ad acquistare oro a un ritmo piuttosto accelerato negli ultimi mesi, un segno della loro continua fiducia in aumento nel metallo prezioso come riserva di valore.

Nel primo trimestre del 2024, le banche centrali hanno acquistato 55 tonnellate di oro, il dato trimestrale più alto dal 2019. E sottolineo che la domanda da parte delle banche centrali è stata uno dei principali fattori che ha sostenuto i prezzi dell'oro negli ultimi anni.

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Carlo Vallotto

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