Gio, 21 aprile 2022

Materie prime - prezzi in crescita: che fare?

Continua a mostrare molta volatilità il mercato delle materie prime creando una forte incertezza. L’oro potrebbe essere una buona soluzione per proteggere i propri risparmi.

Un pò tutte le materie prime come ad esempio il petrolio che sembra stabilizzarsi sopra i $100 al barile, stanno riprendendo a correre. In modo particolare l'oro, balzato ai massimi di metà marzo, ma anche i prezzi dei metalli industriali hanno registrato performance crescenti, in un contesto dove la Cina ha allentato le restrizioni relative al virus e mentre continua il conflitto Russia - Ucraina.

I dati sull’inflazione pubblicati negli Usa la scorsa settimana, hanno confermato l'aumento dei prezzi al consumo negli Stati Uniti che sono aumentati mediamente dell'8,5% su base annua a marzo, il ritmo più veloce dal 1981 ma ampiamente in linea con le aspettative.
In Europa le cose non vanno meglio: il prezzo al consumo tedesco è aumentato del 7,3% su base annua a marzo, il massimo degli ultimi 40 anni.

I dati sull'inflazione vengono valutati da più angolazioni. L'aumento della pressione sui prezzi rafforza le ragioni per una più rapida stretta monetaria da parte delle Banche Centrali che potrebbe avere un impatto sulla liquidità e rallentare la crescita, ostacolando la domanda. Quindi, con i prezzi al consumo in aumento a livello globale, tutte le banche centrali adotteranno misure per controllare i prezzi, ma il loro approccio potrebbe essere più cauto.
Il ritmo dell'inasprimento monetario della Fed e di altre banche centrali potrebbe influire sull'andamento del dollaro USA e quindi delle materie prime. Intanto l’indice del dollaro USA è balzato ai nuovi massimi di maggio 2020 poiché la Fed dovrebbe adottare un approccio aggressivo di inasprimento monetario nella sua prossima riunione. Il ritmo della crescita del dollaro USA potrebbe tuttavia rallentare poiché anche altre banche centrali cercherebbero di adottare politiche di rafforzamento delle proprie valute per controllare i prezzi.

I continui combattimenti tra Russia e Ucraina sono entrati nell'ottava settimana mentre non ci sono sforzi per riavviare i negoziati. Le tensioni sono aumentate ulteriormente quando il presidente russo Vladimir Putin ha promesso di continuare la guerra in Ucraina. A meno che non ci siano sforzi seri per risolvere il problema, i rischi di fornitura potrebbero continuare a sostenere le materie prime poiché le sanzioni alla Russia maggiore produttore mondiale di materie prime, potrebbe mettere a dura prova i rifornimenti.

In questo contesto economico, anche la Banca mondiale ha tagliato le sue prospettive di crescita per il 2022 al 3,2% dal 4,1%, trascinata al ribasso dall'Europa e dall'Asia centrale a causa dell'invasione russa dell'Ucraina. L'economista capo della Banca mondiale Carmen Reinhart ha affermato che esiste "un'incertezza eccezionale" nei mercati globali e che non si possono escludere ulteriori declassamenti.

Sebbene i tassi di interesse più elevati possano pesare, le preoccupazioni per l'inflazione, la crescita e l'aumento della volatilità del mercato insieme alle incertezze geopolitiche stanno mantenendo vivo l'interesse per l'oro fisico. Infatti i dati del World Gold Council hanno confermato un afflusso record di 11,8 miliardi di dollari in ETF sull'oro nel il mese di marzo 2022. Questo ha segnato il massimo in termini di afflussi di dollari in ETF sull'oro dal febbraio 2016.

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Buon investimento a tutti
Carlo Vallotto

DISCLAIMER: Le indicazioni contenute in questo messaggio non costituiscono in alcun modo delle raccomandazioni di acquisto o vendita: esse rappresentano una libera interpretazione dei mercati basata sull’analisi tecnica. Lo scrivente declina ogni responsabilità per le perdite derivanti dalle attività intraprese sulla base di queste analisi.

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