I metalli preziosi ricoprono un ruolo importante nel miglioramento della qualità dell’ambiente dove viviamo. In particolare l’Argento avrà un ruolo indiscusso nello sviluppo dei veicoli ad Idrogeno.
Continua la ripresa dell'argento che, dopo aver un rally dal supporto principale a €60/gr, è tornato sopra i 70/gr. Un fattore importante è stata la salita dei dati relativi all'inflazione che stanno spingendo parte degli investitori ad utilizzare il metallo grigio a protezione. Tuttavia non solo nel settore investimento, ma i campi dove viene usato l'argento sono molteplici. Secondo l'ultimo report del Silver Institute, è previsto in aumento dell'uso dell'argento nell'elettronica e nelle applicazioni elettriche con una crescita della domanda con un aumento del 10% da 224 milioni di once nel 2020 a 246 milioni di once nel 2025. Questo sottolinea come questo metallo prezioso ricopra un ruolo fondamentale nelle tecnologie emergenti.
Il Silver Institute sottolinea ancora che "la domanda globale di argento salirà a 1,029 miliardi di once quest'anno, con un aumento del 15% rispetto al 2020 e superando il miliardo di once per la prima volta dal 2015". La previsione differisce leggermente dalle stime fatte nel precedente report di aprile, quando l'istituto aveva previsto una domanda per il 2021 a 1.033 miliardi di once.
Sempre più attenti ai cambiamenti climatici ed alla ricerca delle cause che li generano, in questo momento l'ambiente deve essere una priorità indiscussa per tutti indistintamente. E per questo motivo si vuole portare alla luce il ruolo dei metalli in questo contesto. Se abbiamo ormai compreso come il Platino ed il Palladio siano da decenni in prima linea, utilizzati nei catalizzatori per l'abbattimento delle emissioni nocive degli autoveicoli con motore funzionanti a combustibile fossile come la benzina e il gasolio, anche l'argento, secondo nuovi studi, potrebbe essere impiegato nei serbatoi delle macchine a Idrogeno.
L'idrogeno è stato chiamato il "carburante del futuro" dalla maggior parte degli esperti del settore perché nel momento in cui viene "bruciato" in combinazione con l'ossigeno, il gas non produce anidride carbonica o altri gas serra nocivi. Produce solo esclusivamente acqua come sottoprodotto della sua combustione. Attualmente molti autobus cittadini e camion per la raccolta dei rifiuti, sono alimentati ad Idrogeno. E sempre più ingeneri e scienziati stanno studiando soluzioni, immaginando che un giorno potranno utilizzare questo carburante pulito anche per le navi oceaniche e soprattutto gli Aerei da trasporto.
Una bella sfida insomma che affonda le sue radici molti decenni addietro quando proprio BMW presentò nel 2006 la Hydrogen 7, la prima berlina di lusso alimentabile ad idrogeno. Si legge nei giornali di allora "La Hydrogen 7, basata sulla Serie 7, è in grado di funzionare indifferentemente a benzina o ad idrogeno e sarà commercializzata a partire dal 2007 negli Stati Uniti e in altri paesi".
Il problema principale dell'idrogeno allo stato puro, consiste nella sua produzione: in particolare considerando che la produzione di idrogeno liquido richiede una grande quantità di energia, a meno che non si utilizzino fonti rinnovabili come l'energia solare o eolica, se si utilizzano i combustibili fossili, il problema non sarebbe per nulla risolto. E quindi c'è chi pone in dubbio l'eco compatibilità del combustibile a idrogeno (sia convertito in elettricità nelle celle a combustibile, sia bruciato in un motore a scoppio). E anche qui l’argento che compone i pannelli solari, ricopre un ruolo di primaria importanza.
Sebbene l'idrogeno possa risolvere molti problemi ambientali, esso presenta un grosso problema da risolvere: lo stoccaggio. Il gas più leggero dell'aria è altamente volatile a temperatura ambiente e deve essere conservato a temperature estremamente basse o alta pressione, che ne limita l'uso diffuso.
Secondo le ultime ricerche, proprio Argento, oro e rame possono offrire una risposta in questo senso.
E ci auguriamo che questo possa avvenire nel più breve tempo possibile.
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Buon investimento a tutti
Carlo Vallotto
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