Oggi l'oro ha molti acquirenti, pochi lo vendono. La maggior parte sembra adottare un approccio buy-and-hold piuttosto che vendere per trarre profitto dal prezzo elevato.
L'oro è la più antica riserva di valore del mondo e la principale classe di asset rifugio, quindi quando il prezzo sale alle stelle, di solito è un brutto segno. Di solito segnala che ci sono venti di crisi, dalla guerra all’inflazione, a una pandemia, a un crollo del mercato azionario o a una combinazione di tutti questi elementi.
L'oro ha recentemente ha raggiunto il livello di prezzo record di 2.144 dollari l'oncia, quindi quanto dovremmo essere preoccupati? La risposta non è eccessivamente, perché per una volta il prezzo dell'oro non è guidato dalla paura ma dall'avidità. O, per usare un’altra parola, ottimismo.
Se ritorniamo indietro nella storia, nel 1979, quando l’Iran prese gli ostaggi americani e la Russia invase l’Afghanistan, il prezzo dell’oro triplicò in sei mesi, raggiungendo il picco di 850 dollari l’oncia nel gennaio 1980.
Il prezzo dell’oro è salito alle stelle durante la crisi finanziaria globale nel 2008, di nuovo durante la crisi dell’eurozona del 2011 e anche durante la pandemia di Covid. E poi ha raggiunto il suo penultimo massimo di $ 2.074,20 nell'agosto 2020.
Quando si crea del panico nei mercati Azionari, l’oro di solito sale. Questo è un motivo cruciale per cui gli investitori lo tengono. Attenua le loro perdite sulle azioni, o meglio diversifica il rischio come sempre abbiamo sottolineato.
L'aumento del prezzo dell'oro di oggi non è un segno di panico. Sta avvenendo proprio in un momento in cui anche le azioni hanno registrato un forte rally. L’oro sembra essere stato stimolato da un’esplosione di ottimismo sul fatto che i tassi di interesse statunitensi abbiano raggiunto il picco mentre l’inflazione continua a scendere, alimentando le speranze che i tagli dei tassi arriveranno il prossimo anno.
E questo migliora il costo/opportunità di detenere oro.
Spieghiamo meglio: l'oro non paga interessi o dividendi. Ciò lo rende meno attraente quando i rendimenti delle classi di attività rivali di rifugio sicuro come contanti e obbligazioni sono in aumento. Tuttavia, quando i tassi di interesse raggiungono il picco e i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi diminuiscono, diminuisce anche il “costo opportunità” di detenere oro che non offre interessi, rendendolo più attraente.
Ci sono altri fattori che supportano l’oro. Cina e Russia hanno aumentato gli acquisti dopo aver visto gli Stati Uniti congelare le riserve di valuta estera russe detenute all’estero come punizione per l’invasione dell’Ucraina. Washington non può toccare l’oro fisico custodito nei depositi nazionali.
Anche la guerra tra Israele e Gaza ha fatto emergere gli acquirenti, così come le tensioni tra Yemen e Stati Uniti.
Ole Hansen, responsabile della strategia sulle materie prime presso Saxo Bank, prevede che l'oro potrebbe raggiungere i 2.300 dollari nel 2024.
“Il livello dipenderà in ultima analisi dalla domanda da parte delle banche centrali, che hanno acquistato oro a un ritmo record sia nel 2022 che nel 2023, e dal fatto che gli investitori in fondi negoziati in borsa torneranno all’oro dopo essere stati venditori netti dall’inizio del 2022”
Un recente sondaggio del World Gold Council ha mostrato che il 24% delle banche centrali prevede di aumentare le proprie riserve auree nei prossimi 12 mesi, in un contesto di crescente sfiducia nel dollaro USA come asset di riserva.
Per ora l’oro brilla e ci sono buone ragioni per aspettarsi che ciò continui.
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Carlo Vallotto
DISCLAIMER: Le indicazioni contenute in questo messaggio non costituiscono in alcun modo delle raccomandazioni di acquisto o vendita: esse rappresentano una libera interpretazione dei mercati basata sull’analisi tecnica. Lo scrivente declina ogni responsabilità per le perdite derivanti dalle attività intraprese sulla base di queste analisi.