Durante le crisi di mercato, gli investitori spostano il loro interesse verso il bene rifugio per eccellenza che in questo contesto guadagna il 6%.
Nelle ultime settimane, purtroppo abbiamo assistito all'acuirsi di un nuovo fronte bellico con gli attacchi a Israele. Gli investitori di tutto il mondo hanno immediatamente risposto con una forte domanda di oro, il bene rifugio per eccellenza. La speranza che riponiamo è che si plachino al più presto queste crisi geopolitiche e che si ritrovi un accordo di pace. in ogni caso il prezzo dell'oro ha reagito innescando un poderoso rally che dai minimi registrati nella prima settimana di ottobre a $1.811, lo ha spinto nuovamente verso la zona dei $1.930 con un incremento tendenziale intorno al 6%.
Ma essendo i beni rifugio e non ultima la copertura a breve termine da parte degli speculatori i principali fattori trainanti, il rischio di una correzione rimane, soprattutto con gli investitori in ETF che non mostrano ancora alcun segno di coinvolgimento dopo mesi di vendite.
Quindi noi cerchiamo di concentrarci verso quelli che potrebbero essere altri driver di prezzo, ovvero la stagionalità che spesso in questo mercato dei preziosi, si manifesta nella parte finale dell'anno. Se 1.950 dollari l'oncia e rimane in una buona posizione per riaccendere il suo trend rialzista a lungo termine grazie alla rinnovata domanda fisica che inietta nuovo slancio nel mercato, ci aspettiamo che l'attività sull'oro riprenda nelle prossime settimane man mano che i consumatori torneranno sul mercato fisico in vista di importanti festività e festival in India e altri mercati emergenti.Un evento chiave, a novembre, a cui ha detto che gli investitori in oro devono prestare attenzione è il festival delle luci indiano, Diwali. Gioielli e lingotti d'oro vengono tradizionalmente acquistati prima del festival e regalati. Dopo Diwali inizia la stagione dei matrimoni in India, un altro periodo di solida domanda di oro da parte dei consumatori. Anche le attività a sostegno dell'economia da parte della Cina, potrebbero fornire un sostengo alle quotazioni del metallo prezioso. Pertanto se l'economia cinese si rimette in carreggiata, allora vedremo un aumento significativo della domanda di gioielli in oro. Dove va la Cina, vanno anche gli altri mercati emergenti dell'Asia e se riescono a sostenere la loro economia, allora ci si potrebbe aspettare una solida domanda fisica dall'Asia durante l'ultima parte dell'anno.
Se consideriamo la scarsa direzione dei prezzi dell'oro durante gli scorsi mesi, la domanda dei consumatori potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel riportare il prezzo a 2.000 dollari l'oncia prima del nuovo anno. Sebbene gli investitori stiano aspettando la scintilla giusta per capire se è in atto un nuovo rally, si può affermare comunque che il mercato non è in cattive condizioni. E lo conferma il fatto che metallo giallo è riuscito a mantenere un supporto a lungo termine intorno a 1.920 dollari l'oncia, anche se i rendimenti dei titoli a 10 anni continuano a essere scambiati vicino ai massimi di 15 anni, superiori al 4%. Secondo le nostre serie storiche dei prezzi, riteniamo che la spinta dell'oro ai massimi storici contro lo yen, potrebbe anticipare un movimento dell'oro al rialzo nei prossimi mesi e quindi che sia solo questione di tempo prima che i prezzi dell'oro raggiungano livelli record superiori a 2.000 dollari l'oncia.
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Buon investimento a tutti
Carlo Vallotto
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