Dopo la crisi dei mutui Subprime che nel 2008 sconvolsero i mercati, sono state messe a punto delle regolamentazioni internazionali per scongiurare nuovi eventi simili. Perché l’oro potrebbe essere favorito?
La crisi del 2008, innescata dallo scoppio di una bolla immobiliare negli Stati Uniti, creò una potente reazione negativa a catena in tutto il sistema finanziario mondiale tanto che viene considerata a tutt’oggi, una delle peggiori crisi economiche della storia al pari della famosa crisi del ’29.
Il lungo strascico che ancora oggi fa sentire i suoi effetti, ha spinto gli organismi di controllo internazionali ad attuare delle regolamentazioni preventive volte ad evitare di trovarsi nuovamente in simili situazioni. Una di questo insieme di regole prende il nome di “Basilea” con i successivi aggiornamenti I-II-III.
Basilea III è "un insieme di misure concordate a livello internazionale sviluppato dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria in risposta alla crisi finanziaria del 2007-09. Le misure mirano a rafforzare la regolamentazione, la vigilanza e la gestione dei rischi delle banche" si legge proprio nel sito Bank for International Settlements www.bis.org.
Molta attenzione è stata dedicata alle nuove regole bancarie, parte di un accordo internazionale (noto appunto come Basilea III), che sono entrate in vigore da poco in tutta Europa ed entro fine anno anche nel Regno Unito. Queste regole potrebbero avere un impatto importante sull’oro che al momento continua a registrare una costante fase di debolezza metalli gialli registrando una delle peggiori performance negative mensili dal 2016 in risposta a un dollaro più forte e all’atteggiamento aggressivo da parte della Fed.
Questo evento che da molti è stato etichettato come una “nuova alba” per l'oro, porta a una forte compressione della liquidità del sistema finanziario e potrebbe far salire il prezzo del metallo prezioso in maniera decisa. Che questo sia o meno il risultato finale, non c'è dubbio che le regole scuoteranno il settore, specialmente quando si tratta di come l'oro non allocato, o cosiddetto "carta", viene trattato dal punto di vista del rischio.
Infatti mentre l'oro in forma fisica viene classificato come un'attività a rischio zero in linea con contanti e valute, l'oro non allocato o l'oro "cartaceo" che le banche in genere trattano di più, adesso potrebbero dover rispondere a delle rigide regole che limiterebbero di fatto le transazioni in oro cartaceo. Il nuovo requisito del Net Stable Funding Ratio (NSFR) specifica che un 85% di Required Stable Funding (RSF) deve essere detenuto dalle banche contro il finanziamento e la compensazione delle transazioni di metalli preziosi in oro non allocato. In precedenza era pari a zero e, di conseguenza, aumenterà il costo della detenzione di oro non allocato e molto probabilmente porterà a una minore attività rendendo l'oro fisico più attraente e meno esposto alle attività di copertura o vendita.
Quindi pur classificando l'oro in forma fisica come un'attività a rischio zero, l'oro non allocato o "cartaceo", che le banche in genere trattano di più, verrà trattato invece come attività a rischio. Il che significa che una banca che detiene posizioni in oro non allocate deve anche detenere riserve extra a garanzia di queste stesse posizioni di oro cartaceo.
Invece, e questa è la notizia positiva, sull'oro fisico, grazie al suo stato privo di rischio potrebbe innescarsi una maggiore domanda da parte delle banche mentre le transazioni sull'oro "cartaceo" potrebbero rallentare. In definitiva, il dollaro e l'andamento dei rendimenti rimangono i fattori chiave per l'oro, ma l'opinione generale è che nel tempo e soprattutto quando il Regno Unito, uno dei più grandi centri commerciali mondiali per l'oro, adotterà verso la fine dell’anno le regole dettate da Basilea III potrebbe avere un impatto nettamente favorevole all’oro fisico e quindi sul prezzo.
--
Buon investimento a tutti
Carlo Vallotto
DISCLAIMER: Le indicazioni contenute in questo messaggio non costituiscono in alcun modo delle raccomandazioni di acquisto o vendita: esse rappresentano una libera interpretazione dei mercati basata sull’analisi tecnica. Lo scrivente declina ogni responsabilità per le perdite derivanti dalle attività intraprese sulla base di queste analisi.
--
Per ulteriori informazioni non esitare a contattarci! I nostri consulenti sono sempre a tua disposizione via e-mail (orovilla@orovilla.com) oppure telefonicamente al numero 02 8853.215.