In questa serie di articoli, andiamo a vedere come si sono comportati gli indici azionari americani e l'oro per comprendere quale dei due alla fine abbia avuto un rendimento migliore.
Le azioni tendono a sovraperformare l'oro durante i periodi di bassa inflazione, crescita elevata e stabilità globale. L'oro tende a sovraperformare le azioni durante i periodi di instabilità globale, stress finanziari e alta inflazione.
Sempre più spesso ci chiediamo se convenga investire in Oro in questo periodo in cui i prezzi sono bassi piuttosto che investire nei mercati azionari che hanno ottenuto performance migliori. Ebbene da sempre non esiste una risposta univoca ma dobbiamo tenere a mente sempre il concetto di diversificazione. Gli investitori di solito valutano gli asset in termini di valute come il dollaro USA (USD). Ad esempio, potremmo dire che la società XZY viene scambiata a $100 per azione oppure che l'oro vale $ 1.680 per oncia. La visualizzazione di tutti i prezzi delle attività rispetto alle valute può far trascurare le correlazioni tra diversi investimenti, come i mercati azionari e l'oro.
Le azioni statunitensi hanno registrato performance eccezionali nell'ultimo secolo, aumentando di 221 volte il valore rispetto al dollaro USA. Ma c'è un problema: nello stesso periodo, il dollaro USA ha perso il 98,8% del suo valore rispetto all'oro. Se quindi da una parte sarebbe stato molto meglio investire nel mercato azionario piuttosto che mettere denaro sotto il materasso, il risultato sarebbe stato solo marginalmente migliore rispetto ad aver investito in oro come vediamo nella figura 1.
Figura 1
Sebbene l'oro e le azioni abbiano ottenuto rendimenti di prezzo sostanzialmente simili nell'ultimo secolo rispetto al dollaro Usa, hanno ottenuto tali rendimenti in tempi molto diversi. Le cose cambiano drasticamente se invece di prezzare l'Indice S&P500 in dollari lo rinominiamo in termini di oro. L'S&P 500 è un indice di riferimento basato sul valore delle azioni in USD. Il prezzo dell'oro è espresso in USD per oncia troy.
La prima cosa che diventa ovvia quando si guarda all'S&P 500 nella figura 2, rivalutato in termini di oro è la forza delle tendenze di fondo.
Figura 2
Come vediamo, nel periodo a cavallo tra il 1929-1942 c'è stata la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale. In questo periodo tra il 1929 e il 1942, l'S&P 500 è sceso dell'86% in termini di oro. Tra il 1929 e il 1933 i prezzi delle azioni sono diminuiti quando i mercati finanziari e il mondo reale sono entrati nella "Grande Depressione degli anni '30". Mentre le azioni sono rimbalzate leggermente tra il 1933 e il 1942 in termini di dollari, hanno registrato performance minori in termini di oro poiché uno dei primi atti dell'amministrazione Roosevelt è stato quello di svalutare il dollaro USA rispetto all'oro, portando il prezzo del prezioso da $ 20,63 a $ 35 l'oncia, un valore che sarebbe rimasto fissata fino ai primi anni '70.
In questo periodo si svolse anche la Seconda Guerra Mondiale. La storia ci insegna che nel 1940 i tedeschi controllavano la maggior parte dell'Europa continentale e nel 1941 attaccarono l'Unione Sovietica, sei mesi prima che il Giappone attaccasse gli Stati Uniti a Pearl Harbor. In questo periodo il Gold Standard, ovvero la piena convertibilità del Dollaro Usa in Oro, venne sostituito dal Gold Exchange Standard dagli Accordi di Bretton Woods.
Nel prossimo articolo andremo a vedere il rapporto fino all’alba del nuovo millennio.
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Buon investimento a tutti
Carlo Vallotto
DISCLAIMER: Le indicazioni contenute in questo messaggio non costituiscono in alcun modo delle raccomandazioni di acquisto o vendita: esse rappresentano una libera interpretazione dei mercati basata sull’analisi tecnica. Lo scrivente declina ogni responsabilità per le perdite derivanti dalle attività intraprese sulla base di queste analisi.