Per capire cosa c'è di reale e tangibile nel mercato dell'argento, è fondamentale cogliere la differenza tra argento cartaceo e argento fisico. Vediamo alcune caratteristiche.
Nel nostro ultimo talk abbiamo ampiamente affrontato e spiegato le nuove regolamentazioni proposte dal Comitato Basilea III che ha cercato di limitare le possibili ripercussioni di una crisi di liquidità all'interno di un sistema di vendita di oro non allocato.
In modo analogo lo possiamo ben capire anche nel mercato dell'Argento che potrebbe subire anch'esso una sorta di crisi di liquidità. Infatti nell'attuale sistema finanziario globale, il prezzo internazionale dell'argento deriva dal commercio di vasti volumi di "argento cartaceo" che ci fanno impallidire sia se li paragoniamo alle scorte dell'argento fisico nei magazzini sia ugualmente se li paragoniamo alle estrazioni sempre di argento fisico.
Per capire cosa c'è di reale e tangibile nel mercato dell'argento, è fondamentale quindi cogliere la differenza tra argento cartaceo e argento fisico, e come l'argento cartaceo viene scambiato in quantità praticamente illimitate, mentre l'argento fisico è un bene raro e prezioso che svolge un ruolo sia come metallo prezioso da investimento che come metallo prezioso industriale.
In breve, l'argento fisico è un vero e proprio bene tangibile con valore intrinseco, che non ha alcun rischio di controparte ed è difficile e costoso da estrarre. L'argento di carta non lo è.
L'argento cartaceo è completamente diverso, comprendendo titoli e derivati che abbracciano crediti non allocati, sintetici e garantiti in modo frazionario che non forniscono alcuna proprietà sull'argento fisico reale.
Vediamo di riassumere il tutto in alcuni punti da tenere sempre presenti (fonte: Silver Institute World Silver Survey 2021):
- Il mercato dell’argento di carta è ben 243 volte maggiore del mercato dell'argento fisico.
- Le estrazioni e il riciclo di argento fisico sono pari a 30.060 tonnellate mentre le contrattazioni di argento cartaceo sono circa 7.300.000 tonnellate.
- Gli scambi sul mercato cartaceo sono effettuati tramite contratti standardizzati chiamati "futures" e sono normalmente saldati per il loro valore cash e raramente viene richiesta la consegna del sottostante fisico.
- Alcuni dei nomi delle attuali valute derivano proprio dall'uso monetario dell'argento fisico, as esempio:
- la Sterlina Britannica deriva dalla moneta d'argento inglese Sterling, 240 delle quali pesavano una libbra d'argento;
- la Rupia indiana, deriva dalla parola sanscrita "rupia" che significa argento lavorato;
- il Dinar, deve la sua origine al "Danarius" una piccola moneta d'Argento usata nell'antica Roma;
- il Rublo, deriva dal verbo russo “ruble” che significa tagliare ove il taglio dei lingotti d'argento serviva come unità di peso e come valuta.
Quindi poniamo sempre attenzione ai nostri investimenti cercando di rischiare il meno possibile.
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Buon investimento a tutti
Carlo Vallotto
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