Il deficit globale di argento aumenterà del 17% a 215,3 milioni di once nel 2024 a causa di una crescita del 2% della domanda.
Certo un titolo un pò forte ma potrebbe ricalcare il pensiero di molti investitori che hanno intravisto le grandi potenzialità dell'Argento.
I guadagni del metallo grigio sono stati addirittura più consistenti di quelli dell'oro quest'anno, e si prevede che il mercato globale fisico del metallo segnerà il quarto anno consecutivo di deficit strutturale, secondo l'annuale World Silver Survey del Silver Institute. La ricerca prevede infatti che il deficit globale di argento aumenterà del 17% a 215,3 milioni di once nel 2024 a causa di una crescita del 2% della domanda fino a un nuovo record di 1,22 miliardi di once, guidata da un forte consumo industriale, insieme a un calo dell’1% nell’offerta totale. Lo studio ha mostrato un deficit stimato del mercato dell’argento di 184,3 milioni di once per il 2023, il secondo deficit più alto mai registrato, superato solo dal deficit del 2022 di 263,5 milioni di once
Nonostante il deficit, le scorte attuali dell'argento, così come le vaste scorte di metalli detenute da privati e investitori, continuano per ora a proteggere il mercato dell’argento da una mancanza improvvisa.
"Le scorte di argento fisico identificabili, rimangono considerevoli. Tuttavia, parte di questo argento potrebbe non essere venduto tanto facilmente da coloro che lo possiedono, quindi sarà interessante vedere, in futuro, quale impatto avranno i deficit attuali sul mercato," secondo quanto riferito da Philip Newman ha detto l'amministratore delegato di Metals Focus.
Ad oggi l’argento è salito da inizio anno del 27%, mentre la performance dell’oro è di corca il 14%.
L'incertezza geopolitica continua a sostenere l'oro, e i prezzi del metallo giallo potrebbero indebolirsi solo se tutte le banche centrali dovessero smettere di acquistare o se gli investitori dovessero tornare verso una fase di propensione al rischio.
Secondo il World Gold Council, gli acquisti da parte della banca centrale sono considerati uno dei principali fattori che determinano il prezzo dell’oro.
L'oro nelle ultime settimane ha registrato un ribasso dopo la notizia che le riserve auree della Banca centrale Cinese (PBoC) sono rimaste invariate a 72,8 milioni di once troy alla fine di maggio, esattamente la stessa cifra di fine aprile, secondo i dati ufficiali della stessa PBoC.
Gli acquisti da parte delle banche centrali, soprattutto in Asia, sono ora un fattore chiave del prezzo dell’oro. Probabilmente è stato all’origine del rally del 2024 che ha visto l’oro raggiungere il massimo record di 2.450 dollari a maggio. Secondo il World Gold Council (WGC) gli acquisti non dichiarati over-the-counter (cioè non attraverso le borse) da parte delle banche centrali sono stati un fattore significativo della forza dell'oro.
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Carlo Vallotto
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